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Da Capo dell’Ira alla Fine del Mondo
Quanto il mare, con le sue tempeste e le sue bonacce, la sfida di avventurose navigazioni in acque burrascose, la vita di bordo con la sua disciplina e le sue leggi, i porti, con il loro richiamo a mondi lontani, siano fondamentali per Björn Larsson, i lettori l’hanno imparato dai suoi romanzi, ma in questo libro è direttamente lui a dircelo, rinunciando alla finzione letteraria per esprimere le sue “riflessioni sulla vita come la si vede dal pozzetto e dal ponte di una barca a vela”. Una sorta di diario di bordo interiore tenuto negli anni passati senza fissa dimora con la barca come unica casa, navigando nell’Atlantico e nel Mare del Nord, tra Scozia, Irlanda, Galles, Bretagna, Galizia ed Ebridi, lasciando che i pensieri seguano l’umore del vento e il ritmo delle onde, mossi da epiche traversate, dagli ancoraggi di porto in porto, da incontri e da solitudini, da paesaggi e letture, cercando di capire perché è così forte su molti l’attrazione del mare da preferirne i rischi e i disagi alla comoda sicurezza della terraferma e quale segreta armonia c’è tra il suo costante moto e le più profonde aspirazioni umane. Il bisogno di libertà, per esempio, dal superfluo e dai condizionamenti, dalle convenzioni e dal cartellino da timbrare, che è l’immediata conquista del navigare, il tornare nomadi e vagabondi, legati al presente e all’essenziale, ritrovando nella lentezza della vela il ritmo del camminare, l’apertura agli altri, le chiacchierate sotto le stelle, la felicità di superare i propri limiti senza altri testimoni che gli elementi. Un libro scritto con la semplicità levigata dalle lunghe meditazioni solitarie, pensieri che penetrano a poco a poco dentro con il loro stimolo a salpare, a seguire il sogno con umile realismo, imparando a procedere a navigazione stimata, accettando di vivere, come sul mare, nell’incertezza, lasciando che l’inspiegabile resti inspiegato, sapendo che il compromesso e la via di mezzo non sono un ripiego, ma l’unica risposta onesta alla complessità dei problemi umani, scoprendo che “avolte il mare sembra un sogno, tanto si è vicini alla realtà.”
Nato a Jönköping, 1953, è uno scrittore svedese, docente di letteratura francese all'Università di Lund. Appassionato di navigazione passa gran parte del tempo sulla sua barca a vela, il "Rustica" (un Rustler 31), dove ha scritto anche alcuni romanzi e che compare in alcuni di essi. La sua carriera di scrittore inizia nel 1980 con una raccolta di racconti, ma è nel 1992 che si fa conoscere al grande pubblico con Il cerchio celtico.
Ha scritto anche La vera storia del pirata Long John Silver (romanzo in cui tratta l'avventurosa e veritiera storia del pirata creato da Robert Louis Stevenson e soprannominato "Barbecue"), Il porto dei sogni incrociati, L'occhio del male, La saggezza del mare ed altre opere premiate con vari premi letterari, tra cui il Prix Médicis. Nel 2006 in Bisogno di libertà, il primo libro scritto in francese, abbandona la forma romanzesca per raccontare di sé.